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Julie Hauer

Isola della Riunione, Francia

2020




Julie è arrivata assetata di stimoli e con il desiderio di impossessarsi di elementi legati alla sua esperienza italiana. Ha iniziato utilizzando il proprio linguaggio espressivo per catturare colori ed emozioni suscitate dalla novità, sia nella luce che nel luogo, fino poi a spingersi verso nuovi approdi anche molto diversi dalle ultime sue creazioni, lasciandosi guidare dal filo delle emozioni e delle suggestioni che Firenze le suscitava.


Nella sua permanenza, tutto è stato vissuto in maniera estremamente intensa: la creazione, l’interazione con gli altri e con l’ambiente consegnandosi totalmente e vivendo appieno le possibilità suscitate dallo spaesamento.





Julie non si è sottratta alle inquietudini del momento particolare che vivevamo insieme affrontando l’ignoto della pandemia e ha preferito interrompere la sua residenza per ripartire al suo paese. Ciò nonostante ha prodotto una serie di opere di grande formato che hanno creato un corpo di lavoro che a poi perfezionato e implementato una volta a casa. Il lavoro è già stato presentato in mostre personali nell’oceano indiano e ha riscontrato un notevole interesse.


Dalle sue parole:

"Dopo la residenza ho lavorato molto e nella mostra Stellarium, molte delle opere esposte sono nate a Firenze. Il mio viaggio nell'Italia del Sud mi ha ispirato anche in seguito."






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