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LEA COLLIVA: Un'artista sulla Via degli dei




L'artista del Novecento Lea Colliva cattura il cuore degli amanti dell'arte moderna nella sua mostra del 2018. Un'artista femminile "dimenticata" viene riscoperta durante una spedizione che va di villa in villa, negli archivi e negli atelier. Un progetto estivo i cui echi dureranno per i posteri, "Lea Colliva sulla Via degli Dei" porta i sostenitori dell'arte alla scoperta della Toscana e non solo. Bellezza, arte e natura si combinano, rivelando il paesaggio che ha favorito l'amore di Colliva per il Naturalismo e stimolato la sua vena coloristica. Lea Colliva è stata una "signora dell'alluvione" che ha donato opere d'arte a Firenze dopo l'alluvione del 1966 e le sue opere rappresentano l'impegno di una generazione nascosta di artisti bolognesi le cui storie attendono di essere intrecciate con gli sforzi creativi dei giovani di oggi. Un progetto di restauro, esposizione e varie forme di espressione artistica dai primi del Novecento a oggi.





Il restauro dell'arte femminile... su carta. Il pezzo forte della mostra è l'autoritratto giovanile di Colliva, appena restaurato nell'ambito di "Donne che disegnano", un laboratorio guidato da Beatrice Cuniberti, conservatrice alla guida dell'Atelier degli Artigianelli. L'atelier è uno dei tanti laboratori per il recupero degli antichi mestieri fiorentini all'interno dell'OMA (Osservatorio dei Mestieri d'Arte). L'atelier, nato da un'idea dell'AWA e de Il Palmerino, fa parte di un'iniziativa più ampia volta a creare un archivio fiorentino dell'arte femminile su carta, che comprende disegni, fotografia e grafica. "Le donne artiste nel corso della storia hanno scelto la carta come mezzo principale, anche prima che i disegni fossero considerati opere d'arte finite", spiega Cuniberti.



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