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Iris Origo


Iris Origo (1902-1988) fu una scrittrice, filantropa e riformista anglo-irlandese che dedicò la propria vita alla gestione dei suoi possedimenti in Toscana, in particolare della tenuta vicino a Montepulciano “La Foce”. Origo e la madre acquistarono e si trasferirono a Villa Medici a Fiesole nei primi anni del ‘900. L’educazione della bimba fu affidata a Bernard Berenson, con il quale strinse un rapporto d’amicizia. Berenson la introdusse allo studio di Dante, Tennyson, Virgilio e Pascoli.


Nel 1923 Origo sposò un nobile simpatizzante fascista, molto ostile al circolo dei Berenson, e comprò la tenuta

“La Foce” in Val d’Orcia. I coniugi trasformarono la Villa decadente in un paradiso paesaggistico e un’azienda agricola, centro di collegamento per case coloniche di vari poderi gestito da Origo.


Durante la Seconda guerra mondiale, la tenuta offrì assistenza e istruzione ai bambini, e riparo a profughi, sfollati ed alleati in fuga, diventando nel 1944 un vero centro di Resistenza partigiana. La carriera di scrittrice di Origo iniziò con una biografia su Giacomo Leopardi, e proseguì con vari saggi e racconti su Giuseppe Mazzini, George Byron, Bernardino da Siena e Francesco di Marco Dantini. Scrivere era per lei un “bisogno di testimoniare”, come titola uno dei suoi libri più intensi.



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