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Federico Busonero

Italia, Seattle, Stati Uniti

2006 / 2008 / 2012 / 2017

Federico Busonero's Chestnut tree, Amiata

Federico, un toscano che vive nello stato di Washington, è venuto a Il Palmerino per sposarsi in Italia, con la moglie americana, Arllys. Ne è seguito un bel dialogo, da quando abbiamo appreso per la prima volta che è un fotografo professionista. Nel suo lavoro preferisce soggetti ispirati alla natura, piuttosto che persone e scatta anche fotografie sott'acqua. Federico è una sorta di artigiano che preferisce i metodi analogici alla fotografia digitale, motivo per cui utilizza una preziosa, vecchia macchina fotografica Hasselblad. Può contemplare il suo soggetto per ore, studiando le variazioni di luce e cercando di catturare il momento. È fedele alla tradizione dello "scatto unico" e si impegna a catturare un'impressione, dando origine a un'immagine artistica deliberata.


La sua venuta a Il Palmerino ha coinciso con la costituzione della nostra associazione e il primo evento che abbiamo organizzato insieme è stato un workshop di fotografia, che ha coinvolto il noto fotoreporter americano Paul Fusco dell'Agenzia Magnum. Negli anni abbiamo coltivato una bellissima amicizia con Federico e Arllys. Ci coinvolge nelle sue mostre in Italia e ci invita a partecipare alle presentazioni delle sue pubblicazioni poetiche e immancabilmente ben sviluppate. Trova sempre l'occasione per soggiornare a Il Palmerino e incontrare gli artisti in residenza. Da parte nostra, lo abbiamo invitato in un viaggio in Bulgaria per il Goat Milk Festival, a cui abbiamo partecipato con una piccola delegazione di artisti de Il Palmerino, nell'estate del 2012.


Uno dei nostri ultimi progetti di collaborazione ha portato alla creazione di un libro d'artista il cui soggetto è la terra di Palestina, che ha fotografato su commissione dell'UNESCO. Il libro, che è una vera opera d'arte, ha riunito diverse personalità provenienti da una miriade di paesi. Comprende una serie di poesie e fotografie impegnate in un dialogo dinamico di reciproco scambio che cattura gli impulsi ei riflessi di una terra martoriata dalle condizioni che caratterizzano la lotta umana.




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