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Donna Veverka & James Hull

Boston, Stati Uniti
2007 / 2009 / 2011/ 2015


James Hull e Donna Veverka sono arrivati al Palmerino per un primo soggiorno nel 2007. Accolti al loro arrivo con un pranzo in giardino con altri residenti molto socievoli, si sono inseriti naturalmente, diventando da subito attivamente impegnati ad aiutarci con le nostre prime idee, tant’è che James e Donna si sono offerti di realizzare i pannelli per creare la prima mostra nel salone della villa per una piccola esposizione di un gruppo di artisti giapponesi contemporanei, tutti studenti all’Accademia. Esposizione di cui poi James ha fatto anche la curatela.


Nel settembre 2009 visto, il successo della prima collaborazione, è arrivato altrettanto spontaneamente da James un altro prezioso aiuto, per montare un’altra mostra di artisti americani seguiti da Sandra Wakeen e in residenza autunnale. James è tornato da Boston e si è rivelato fondamentale nell’armonizzare le caratteristiche del gruppo.


Sulla scia di queste fortunate collaborazioni saranno loro stessi, due anni dopo, ad organizzare una trasferta di 12 artisti contemporanei americani al Palmerino e allestire, durante la residenza estiva in due fasi, l’esposizione dei loro lavori. Un lavoro immane, soprattutto dovendo spedire le opere in anticipo e occupandosi di tutte le burocrazie doganali. L’Open Palmerino di quel mese è stato davvero il nostro primo incontro con il professionismo e una possibilità di crescita per noi sotto la loro guida esperta.




Innamorati da sempre dell’Italia e della Toscana, Donna e James insieme al fido Micro nei primi anni, un barboncino nero molto affettuoso anche con il nostro pastore tedesco, hanno potuto esercitare al Palmerino le loro specifiche arti. James fotografo e artista visivo che poi ha messo la sua sensibilità a servizio degli altri artisti, aprendo una sua galleria e collaborando come curatore in tante organizzazioni del suo paese e in Europa, mentre Donna orafa e designer attinge al patrimonio architettonico fiorentino e senese per ispirarsi e realizzare i suoi preziosi gioielli, ricreando volumi e sagome originali a questo scopo, e forgiando delle vere e proprie sculture da indossare.


La frequentazione con l’Italia ogni due anni scandita dalla Biennale d’Arte Moderna di Venezia che non mancano mai dal visitare, vale loro una fitta rete di amicizie e di luoghi del cuore che si accrescono continuamente e noi possiamo solo sperare che il Palmerino rimanga costantemente uno di quelli da ritrovare per sviluppare nuove avventure, ma anche solo per il piacere di ritrovarsi tra amici!


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