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Madame Thérèse Bentzon


Madame Thérèse Bentzon
Madame Thérèse Bentzon

Marie-Thérèse Blanc (1840–1907), conosciuta anche con gli pseudonimi Thérèse Bentzon e Théodore Bentzon, fu una scrittrice, saggista, critica letteraria e giornalista francese. Bentzon nacque a Seine-Port, nella Seine-et-Marne (un piccolo villaggio nei pressi di Parigi), e fu cresciuta dai nonni. Ricevette un’istruzione privata da tutori nelle lingue tedesca, inglese, greca e latina.


A sedici anni, Marie-Thérèse fu data in sposa a un certo Monsieur Blanc, un matrimonio che si dice fosse stato organizzato per aiutare la famiglia in difficoltà economiche. Dopo tre lunghi e infelici anni, il matrimonio si concluse con un divorzio. Poco dopo, il marito scomparve ad Haiti in circostanze misteriose, probabilmente legate a operazioni finanziarie poco chiare.


Con una rinnovata libertà, Bentzon si trasferì a Parigi e iniziò seriamente la sua carriera di scrittrice. Grazie a un contatto attraverso George Sand (pseudonimo della celebre scrittrice francese Amantine Dupin de Francueil), Bentzon cominciò a lavorare come critica letteraria presso la Revue des Deux Mondes.


Fondata nel 1829 per trattare dei crescenti legami tra l’America e l’Europa, la Revue des Deux Mondes divenne un punto di riferimento nei dibattiti letterari, storici e di attualità. La rivista acquistò rapidamente prestigio, attirando molte delle menti più brillanti del XIX e XX secolo, che vi pubblicarono i loro scritti. Al momento dell’arrivo di Bentzon, la rivista era vicina all’apice della sua popolarità e notorietà.


Nel corso dei decenni successivi, Bentzon lavorò alla traduzione e revisione di opere di autori americani e inglesi. Inoltre, viaggiò in lungo e in largo per l’Europa e l’America, scrivendo articoli osservazionali sulle condizioni delle donne nei diversi paesi. Questi scritti furono raccolti in diari di viaggio, che ottennero un grande successo.


Bentzon conobbe Vernon Lee inizialmente come traduttrice e curatrice dei suoi testi, ma col tempo le due divennero buone amiche. Bentzon scrisse numerose recensioni entusiastiche delle opere di Lee per la Revue e lavorò anche come traduttrice dei suoi scritti in francese. Nel corso degli anni, con il rafforzarsi del loro rapporto professionale, Bentzon soggiornò spesso a Il Palmerino—sia per far visita a Lee, sia come tappa durante i suoi viaggi attraverso l’Europa.



Caroline K


 
 
 

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